Utilizzo del condizionatore in inverno

Come funziona il condizionatore

Il condizionatore può diventare un importante strumento invernale non solo per riscaldare gli ambienti, ma è anche in grado di rappresentare un’ottima alternativa alle stufette elettriche e, in determinate condizioni, al classico riscaldamento a gas, sfruttando la pompa di calore del dispositivo per rendere più mite la temperatura in casa.

Vantaggi e svantaggi

Accendere il condizionatore in inverno sta diventando un'opzione sempre più utilizzata.

Questa soluzione offre diversi vantaggi e può rappresentare l'alternativa migliore in diversi contesti di utilizzo:

Poca manutenzione: questo elettrodomestico non necessita della stessa manutenzione della caldaia, che richiede checkup periodici e comporta una serie di interventi di manutenzione anche moto costosi. Per i condizionatori è sufficiente una manutenzione ordinaria ed una periodica pulizia dei filtri.

Poco tempo: bastano poche decine di minuti (in base alla grandezza dell’ambiente da riscaldare) per raggiungere la temperatura ottimale.

Tuttavia, utilizzare i condizionatori in inverno può comportare anche degli svantaggi rispetto ad altri sistemi di riscaldamento in casa:

Installazione di un motore esterno: tale unità non sempre è installabile, in particolare nelle abitazioni collocate in palazzi antichi che potrebbero presentare dei vincoli architettonici.
Eccessiva tendenza alla deumidificazione: in alcuni casi quest’aspetto può risultare particolarmente fastidioso, obbligando all’utilizzo di un umidificatore come forma di compensazione.

Quanto consuma un condizionatore per riscaldare

I consumi legati all'utilizzo del condizionatore in inverno ed il relativo costo dipendono da vari fattori: per il riscaldamento invernale è necessario affidarsi ad un condizionatore altamente efficiente, in grado di offrire un ottimo funzionamento con un consumo ridotto. I fattori che influenzano consumi e costi del condizionatore in inverno sono la grandezza dell'ambiente che si intende riscaldare e la temperatura che si desidera raggiungere.

In linea di massima, un condizionatore riesce a garantire il buon riscaldamento di un ambiente piccolo (40-50 mq) con un costo in linea con quello legato all'utilizzo di una caldaia a gas metano. Per riscaldare ambienti più grandi, invece, potrebbe essere necessario utilizzare due condizionatori, con un esponenziale aumento dei costi di consumo.

In genere, in una casa di medie dimensioni di circa 100 mq, la spesa si aggira sui 10/15 euro a settimana, circa 80/120 euro a bimestre.

Il condizionatore consuma più in estate o in inverno

Le condizioni climatiche esterne influenzano in modo significativo l’efficienza del condizionatore. Per esempio, se le temperature esterne sono molto rigide e con un’umidità elevata, il condizionatore utilizzerà molta più energia elettrica per riscaldare casa; al contrario, se le temperature esterne sono particolarmente elevate, il condizionatore avrà bisogno di più tempo e più potenza per portare l’ambiente alla temperatura desiderata, pertano si avranno dei consumi e costi maggiori in bolletta.

Consuma di più il condizionatore o la stufa elettrica

I consumi di un condizionatore a pompa di calore sono minori rispetto a quelli generati da una stufa elettrica: tale sistema di riscaldamento è considerato uno dei più innovativi degli ultimi anni, in grado di generare un notevole risparmio in termini energetici. Ciò è possibile grazie al funzionamento delle moderne pompe di calore, le quali riescono a trasformare in calore l'aria fredda proveniente dall'esterno.

Usare il condizionatore al posto del termosifone conviene?

Utilizzare il condizionatore al posto del termosifone conviene se si desidera scaldare piccoli spazi in tempi rapidi. Altrimenti, se gli ambienti che si vogliono riscaldare sono ampi risulta più conveniente usare il termosifone.

Metodo di riscaldamento più economico del 2022

Attualmente il metodo di riscaldamento più economicamente conveniente è la caldaia a gas con solare termico, ma non lo sarà più tra qualche anno, poiché il prezzo del gas aumenta più rapidamente di quello dell’elettricità.

Inoltre, con il divieto di installazione delle caldaie a gas previsto per il 2035, vale la pena passare a un sistema di riscaldamento elettrico, dal momento che i costi delle pompe di calore ad aria e delle caldaie elettriche diminuiranno nei prossimi due anni.