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Miglior monitor: guida all'acquisto

Il tuo monitor è ormai vecchio e vorresti sostituirlo con uno più moderno e performante? Hai appena finito la configurazione del tuo PC e ti serve solamente il monitor? Insomma, se per un qualsiasi motivo ti serve un monitor sei nel posto giusto!

Come scegliere il miglior monitor

Esistono diverse categorie di monitor: ce ne sono alcuni più idonei ad eseguire riproduzioni multimediali, come film o fotografie; altri più veloci con le animazioni; altri ancora particolarmente adatti per i videogiochi. Non esiste il monitor perfetto, però se sai già con cosa lo utilizzerai la scelta sarà più semplice. Ogni monitor può riprodurre una luminosità più o meno elevata, può avere tempi di risposta differenti e una frequenza di aggiornamento da 60 Hz in poi. Per scegliere il monitor giusto per te e le tue esigenze devi prendere in considerazione alcuni aspetti, primo fra tutti il pannello: quasi tutti i display attualmente in commercio sono di tipo LCD (a cristalli liquidi, con retroilluminazione a LED o a fluorescenza), tuttavia non tutti i display LCD sono uguali. In base al tipo di pannello utilizzato, possono distinguersi  in:
    •     Monitor TN: noti per i loro tempi di risposta molto bassi e per il loro buon prezzo, sono i più indicati per i videogiochi e per la visualizzazione di contenuti in 3D.
    •     Monitor IPS: sono più orientati al mondo della produttività e della multimedialità, poiché rendono i colori in maniera migliore ed hanno angoli di visione molto più elevati. Lo svantaggio è che i tempi di risposta sono quasi sempre alti.
    •     Monitor VA: offrono un buon angolo di visione e un buon contrasto, ma hanno tempi di risposta abbastanza alti e la riproduzione dei colori non è perfetta. È un tipo di pannello che va preso in considerazione soprattutto in ambito lavorativo.
Il secondo aspetto da prendere in considerazione sono le dimensioni e la risoluzione: oltre alla dimensione, ossia il numero dei pollici, bisogna considerare anche la risoluzione, cioè il numero massimo di pixel che possono comporre le immagini sullo schermo. Generalmente le dimensioni dei display vanno da 18,5″ a più di 30″, mentre per quanto riguarda le risoluzioni ci sono diverse opzioni:
    •     I monitor HD: i monitor più economici attualmente disponibili sul mercato.
    •     I monitor Full HD: hanno una risoluzione di 1920 x 1080 pixel e attualmente rappresentano la migliore soluzione in termini di qualità-prezzo.
    •     I monitor 2K: hanno una risoluzione da 2560 x 1440 pixel e sono indicati per lavorare con foto e video. Le dimensioni consigliate per questo tipo di display vanno dai 27″ in su.
    •     I monitor 4K o Ultra HD: hanno una risoluzione di 3840 × 2160 pixel e sono il meglio che il mercato ha da offrire. Possono essere usati in ambiti diversi, in primis per l'elaborazione di foto e video, ma vanno bene anche per il gaming. Devono essere associati ad un computer e ad una scheda video molto prestante, altrimenti finiscono con l’essere controproducenti. Le dimensioni consigliate per questo tipo di display sono di almeno 28″.
Altri importanti aspetti da considerare sono i tempi di risposta, ossia il numero di millisecondi che un pixel impiega per cambiare il suo stato sullo schermo; il frame rate, che stabilisce la fluidità delle animazioni e di qualsiasi altro movimento; il refresh rate, ovvero la frequenza di aggiornamento dell’immagine sullo schermo; l' HDR, che indica la capacità del monitor di riprodurre una gamma di colori più ampia, comprese le sfumature di ombre e luci che altri monitor non riescono a mostrare.
Altre caratteristiche da prendere in considerazione sono:
    •     Display lucido o opaco: i display con la superficie opaca evitano i riflessi, mentre quelli con la finitura lucida garantiscono colori più vividi.
    •     Porte: la maggior parte dei monitor attualmente in commercio dispone di ingressi HDMI e DVI; in molti casi dispongono anche di ingressi VGA e DisplayPort, mentre è più raro trovare display che supportano i collegamenti Thunderbolt. Il tipo di collegamento al momento più consigliato è quello tramite HDMI: la cosa importante prima di acquistare un monitor è quella di assicurarsi che quest’ultimo sia compatibile al 100% con le uscite video del computer.
Altri fattori da considerare sono i consumi energetici, la presenza di casse audio integrate e il supporto touch, oltre che il livello di contrasto, la profondità dei neri e il livello di luminosità del display.

Monitor da ufficio: le caratteristiche del display giusto

La scelta di un nuovo monitor da ufficio è molto importante, poiché le sue caratteristiche renderanno più o meno produttiva la giornata lavorativa. Solitamente il computer che si usa per lavoro è un notebook, quindi un monitor esterno non è indispensabile; se si decide di comprarne uno non è solo per avere uno schermo in più, ma perché si hanno esigenze più articolate.
La prima cosa a cui molti pensano quando si tratta di acquistare un nuovo monitor è la tipologia del pannello LCD che adotta, ma nel caso dei monitor da ufficio questa cosa è risolta in partenza, poiché quasi tutti i modelli di fascia media utilizzano pannelli IPS.
C'è molto più da ragionare nella scelta della grandezza del display e della sua risoluzione in pixel: più spazio schermo si ha a disposizione, più se ne usa, ma non tutte le risoluzioni hanno senso per il lavoro da ufficio.
Il fatto di avere a disposizione più pixel porta alcuni importanti vantaggi, come visualizzare più elementi sullo schermo, vedere immagini ad alta risoluzione, mostrare i documenti nella loro interezza. Un parametro di cui bisogna tenere conto, oltre alla risoluzione, è la  densità dei pixel visualizzati, indicata in PPI (punti per pollice): se è troppo elevata i dettagli saranno minuscoli e lo schermo sarà poco leggibile; se è troppo bassa i dettagli appariranno "sfuocati" e di bassa qualità.
L'obiettivo è quello di raggiungere il giusto equilibrio tra alta definizione e leggibilità dei dettagli. 

Il monitor come postazione di lavoro

Idealmente, una postazione di lavoro dovrebbe avere al centro un monitor moderno in grado di garantire un collegamento veloce a tutto ciò che serve per essere produttivi: da questo punto di vista la vera rivoluzione è stata l'avvento di USB-C come connessione universale.
Il monitor ideale è dotato delle varie porte USB-C e "legacy" necessarie per collegare anche periferiche USB, la rete Ethernet aziendale e l'alimentazione elettrica. Oltre all'USB-C ci sono altre opzioni di connettività, come gli ingressi video HDMI e DisplayPorted eventualmente anche DVI e VGA.
Più importante ancora delle caratteristiche tecniche, è tutto ciò che il monitor possiede per rendere più semplice e più comodo il lavoro quotidiano: ad esempio è indispensabile poter dialogare e condividere informazioni con i propri colleghi, per questo un buon monitor da ufficio deve essere dotato di un hardware adeguato per il videoconferenze e di una qualità elevata per garantire una comunicazione ottimale.
Un altro elemento chiave è il design, inteso non solo come estetica ma soprattutto come esperienza di utilizzo piacevole, come ad esempio i monitor ergonomici che si possono adattare alle preferenze di chi li usa con pannelli regolabili per altezza, inclinazione orizzontale/verticale e rotazione.

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