Indice:
2. Interventi edilizi necessari per la detrazione
2.1 Per quali acquisti si può ottenere la detrazione
La legge di bilancio 2025 (legge n. 207/2024) ha ulteriormente prorogato l' Ecobonus (Bonus Mobili ed Elettrodomestici) per l’ acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, con un tetto massimo di spesa di 5.000€.
Come ottenere il bonus
Il bonus si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche) e spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio. Se, ad esempio, le spese per ristrutturare l’immobile sono state sostenute soltanto da uno dei coniugi e quelle per l’arredo dall’altro, il bonus non spetta a nessuno dei due; inoltre, si ha diritto al bonus mobili ed elettrodomestici anche quando il contribuente ha scelto, in alternativa alla fruizione diretta delle detrazioni per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, di cedere il credito o di esercitare l’opzione per lo sconto in fattura.
Quando si può ricevere
Per ottenere l’agevolazione è indispensabile realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio, sia su singole unità immobiliari residenziali, sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Questo intervento deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici. La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio oppure quando i mobili e i grandi elettrodomestici sono destinati ad arredare l’immobile, ma l’intervento cui è collegato l’acquisto viene effettuato su una pertinenza dell’immobile stesso, anche se accatastata autonomamente.
Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali, i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti; mentre il bonus non è concesso se acquistano arredi per la propria abitazione.
Per ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è fondamentale, invece, che le spese di recupero del patrimonio edilizio siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile. La data di avvio dei lavori può essere dimostrata da eventuali abilitazioni amministrative o dalla comunicazione preventiva all’Asl, se obbligatoria. Per gli interventi che non necessitano di comunicazioni o titoli abilitativi, è sufficiente una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
Se l’acquisto dei mobili e grandi elettrodomestici è destinato ad un unico immobile facente parte di un edificio interamente ristrutturato da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, per data di “inizio lavori” si intende la data di acquisto o di assegnazione dell’immobile.
Interventi edilizi necessari per la detrazione
• Manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus
• Ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza
• Restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile
• Manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali
Per quali acquisti si può ottenere la detrazione
La detrazione dell'Ecobonus è valida sull'acquisto dei seguenti elettrodomestici:
• Forni di classe energetica non inferiore alla A
• Lavatrici, Lavasciuga e Lavastoviglie di classe energetica non inferiore alla E
• Frigoriferi e Congelatori di classe energetica non inferiore alla F
Importo detraibile
Indipendentemente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di recupero del patrimonio edilizio, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo che varia a seconda dell’anno di acquisto dei beni: 10.000€ per l’anno 2022, 8.000€ per il 2023 e 5.000€ per gli anni 2024 e 2025. La detrazione deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
La detrazione non utilizzata in tutto o in parte non si trasferisce né in caso di decesso del contribuente né in caso di cessione dell’immobile oggetto di intervento di recupero edilizio; questo vale anche quando con la cessione dell’immobile sono state trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio. Il contribuente potrà continuare a usufruire delle quote di detrazione non utilizzate anche se l’abitazione oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio è ceduta prima che sia trascorso l’intero periodo per usufruire del bonus. Il limite massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione, perciò il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte.
Come effettuare i pagamenti
Per ottenere la detrazione occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito; non sono consentiti, invece, gli assegni bancari, i contanti o altri mezzi di pagamento. Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.A. per le spese di ristrutturazione edilizia.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le stesse modalità sopra indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento: in questo caso specifico, l’anno di sostenimento della spesa sarà quello di effettuazione del pagamento da parte della finanziaria. Le stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.
Quali sono i documenti da conservare
▪ Ricevuta del bonifico
▪ Ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito)
▪ Documentazione di addebito sul conto corrente
▪ Fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquistati
Per saperne di più puoi visitare il sito dell' Agenzia delle Entrate.
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