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Come scegliere un SSD esterno

Fino a qualche anno fa, per archiviare i dati su un dispositivo esterno si utilizzavano esclusivamente gli HDD (Hard Disk Drive, ovvero unità a disco rigido), poi sono subentrati gli SSD (Solid State Drive, ovvero  unità di memoria a stato solido): si tratta di dispositivi composti da chip di memoria flash, privi di parti mobili e con una velocità di trasferimento fino a 10 volte maggiore degli HDD. Essendo più compatti, meno soggetti a danneggiamenti e consumano meno energia, ora in commercio è molto più probabile trovare solo SSD esterni. Per scegliere l'SSD esterno giusto occorre prendere in considerazione alcune caratteristiche fondamentali:
    •     Capacità di archiviazione: la quantità di dati che può essere memorizzata all'interno di un'unità a stato solido. Solitamente è espressa in megabyte (MB) ma di recente, poiché le capacità sono notevolmente aumentate, si preferisce usare il terabyte (TB). Fino a qualche anno fa, gli SSD ad alta capacità di archiviazione avevano un costo molto elevato, oggi invece i prezzi sono calati sensibilmente ed è possibile acquistare un SSD capiente ad un prezzo contenuto.
    •     Velocità di trasferimento: la quantità di dati che un hard disk può leggere e scrivere in un determinato lasso di tempo, espressa in megabyte per secondo. Una velocità di trasferimento troppo lenta causa, in caso di file pesanti, una forte perdita di tempo e di produttività. Un buon SSD deve avere una velocità di lettura e scrittura sequenziale di almeno 550 MB/s; se, invece, si vuole utilizzare l'SSD per operazioni più complesse bisogna considerare una velocità di trasferimento di 1050 MB/s o superiore.
    •     Interfaccia di collegamento: la maggior parte delle unità presenti sul mercato utilizza un'interfaccia di collegamento USB, tuttavia nei modelli più recenti il vecchio standard USB 2.0 è stato soppiantato dallo standard USB 3.0, che risulta migliore in termini di affidabilità e retro-compatibilità con lo standard precedente e assicura una velocità di trasferimento dei dati fino a 5 Gbps teorici (625 MB al secondo reali). Inoltre, è possibile trovare anche interfacce USB 3.1 Gen 1 con velocità di 10 Gbps teorici e USB 3.2 Gen 2×2 con velocità di 20 Gbps teorici. Per quanto riguarda il connettore, il più comune è di tipo USB-A, tuttavia sono sempre più diffusi SSD con connettori di ultima generazione USB-C compatibili con gli standard USB più recenti o anche con la tecnologia Thunderbolt di terza o quarta generazione.
    •    Compatibilità: appena acquistato, un SSD esterno sarà formattato con il file system predefinito di Windows (generalmente NFTS), anche se è possibile trovare SSD formattati di default per essere compatibili con i sistemi macOS e Linux.
    •    Peso e dimensioni: la maggior parte degli SSD pesa circa 100 grammi, si tratta quindi di dispositivi abbastanza leggeri che possono essere comodamente trasportati in uno zaino o in tasca. Anche le dimensioni sono molto contenute, dal momento che è possibile trovare degli SSD grandi quanto una carta di credito, il che significa che non ci saranno problemi a portarli in giro.
    •     Sicurezza: gli SSD sono vulnerabili al furto dei dati e agli attacchi malevoli da parte di chiunque colleghi quell'unità al suo computer. Se sul proprio SSD sono presenti dati sensibili, un buon metodo di protezione è la crittografia.

Vantaggi e svantaggi dell’uso di un SSD esterno rispetto ad un hard disk interno

Vantaggi degli SSD esterni:
    •     Velocità: trasferiscono i dati in modo molto più veloce rispetto agli HDD. Il drive HDD più veloce in commercio raggiunge la velocità massima di 160 MB/s, mentre un'unità SSD entry-level assicura una velocità media 3 volte superiore, per non parlare dei più performanti drive NVMe sul mercato che, potendo raggiungere una velocità di 7.000 MB/s, sono perfetti per trasferire file di grandi dimensioni, come i video.
    •     Resistenza: le caratteristiche di fabbricazione rendono gli SSD meno soggetti a danni rispetto agli HDD. I dischi rigidi sono composti da parti meccaniche, come ad esempio i dischi rotanti, che vengono letti e scritti tramite attuatori meccanici che si spostano sulla superficie dei dischi. Il disco e le altri parti che devono muoversi possono facilmente rompersi in caso di caduta del dispositivo o di funzionamento continuo per un lungo periodo di tempo. Questo li rende particolarmente vulnerabili se utilizzati come dispositivi di storage esterni, poiché dovendo essere spostati frequentemente, hanno maggiori probabilità di cadere o di essere urtati durante il loro normale utilizzo.
    •     Silenziosità: la presenza di parti meccaniche in movimento negli HDD crea rumori anche fastidiosi. Per alcuni utenti questo potrebbe non rappresentare un problema, ma chi lavora nel settore del doppiaggio o missaggio audio o si trova spesso a fare videoconferenze, probabilmente preferisce un sistema più silenzioso.
    •     Assorbono meno energia: i computer portatili dotati di drive SSD possono funzionare a batteria più a lungo di un sistema equivalente che utilizza un disco rigido.
    •     Leggerezza: il tipo di componenti di cui sono fatti rende gli SSD molto leggeri, arrivando a pesare anche meno di 29g.

Svantaggi degli SSD esterni:
    •    Costo più elevato
    •    Minore capacità di archiviazione

Capacità di archiviazione degli SSD esterni

Gli SSD di solito offrono meno spazio di archiviazione rispetto agli HDD, tuttavia, grazie alle elevate velocità di lettura 4K, le unità SSD avviano il sistema operativo in pochi secondi. 
Anche aprendo programmi e file più piccoli si può notare un netto miglioramento delle prestazioni e le lunghe attese per il caricamento del browser sono un lontano ricordo.
A meno che non sia assolutamente necessaria una maggiore capacità di archiviazione,  i vantaggi di un'unità SSD generalmente compensano il limite della capacità di archiviazione ridotta rispetto ai dispositivi HDD dello stesso prezzo
Su un disco HDD standard, la copia di un file di grandi dimensioni avviene ad una velocità relativamente bassa di 15-30 MB/s, mentre un disco SSD può copiare lo stesso file a 500 MB/s, se non addirittura raggiungere i 3.500 MB/s. Anche il backup dei dati da un'unità all'altra e l'esecuzione di operazioni di lettura/scrittura di minore entità avvengono ad una velocità di gran lunga superiore, rendendo il computer molto più reattivo. La maggior parte delle normali attività del computer richiede che il sistema operativo acceda a piccoli gruppi di dati da 4 KB: i dischi rigidi possono accedere a questi dati ad una velocità che va da 0,1 a 1,7 MB/s; mentre un disco SSD può eseguire queste operazioni di lettura/scrittura 4K ad una velocità compresa tra 50 e 250 MB/s.

 Le migliori marche di SSD esterni

Se dovete acquistare un nuovo SSD esterno e non sapete a quale brand affidarvi, vi consigliamo gli SSD esterni Samsung e Lexar, attualmente i migliori in commercio.

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